L’arte ha lavorato sull’idea di creazione, prima della biologia: la dimensione metamorfica è dell’espressionismo e del futurismo.
Nelle geometrie non euclidee lo spazio è un corpo in trasformazione e per la teoria delle stringhe filamenti di energia sono “piegati” e descritti da “nastri” o “nodi”: sono i “nodi quasi di stelle” di Leopardi: un riferimento, ante litteram alla topologia per la quale piccole modifiche provocano grandi cambiamenti, nuove forme, biforcazioni e catastrofi.
Arte e ricerca scientifica, dall’ideale greco di bellezza, ai solidi platonici, alla sezione aurea ed alla prospettiva vivono un dialogo mai interrotto.
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