La filosofia di Lovecraft (pt.2)

Lovecraft, come anche Kant, elabora il concetto di sublime che, a differenza del bello, esonda in emozioni cosmiche e trascendentali trasformando chi lo ammira. Kant e Lovecraft, oltre a somiglianze fisiche e culinarie, erano entrambi magri e amanti dei dolci, cercavano di porre le fondamenta di una moralità comune a tutti gli uomini sani e in grado di ragionare. Lovecraft cercava l’orrore al di là dell’uomo raccontando, a chi avrebbe saputo ascoltarlo, verità indicibili e inumane. L’uomo è assoggettato a forze oscure che esistono da eoni e che non possono essere annientate. La mitologia lovecraftiana è un unicum nel vasto panorama letterario dell’epoca e sembra anticipare gli orrori di un Novecento che lo scrittore non vedrà mai. Muore infatti nel 1937 di tumore.

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