Il concetto di tempo è antico come l’umanità. Ogni popolo ha cercato di visualizzarlo, chi come un fiume che scorre e chi come un serpente che si mangia la coda. L’Uroboro è la forma che più si avvicina al concetto di tempo circolare che già Socrate, e più recentemente Nietzsche, avevano teorizzato. Secondo loro, il tempo tornava su se stesso infinite volte, e da questa idea nacque il mito dell’Eterno ritorno. Se il tempo poteva tornare su se stesso, allora non c’era mai una fine, ma sempre un nuovo inizio. Con la cultura razionalista e positivista, questa idea è stata soppiantata dal tempo lineare, una forma che ci proietta nel futuro, ma senza un ancoraggio al passato. Se il tempo non ha mai fine, come posso conoscere me stesso? Se il passato non torna più, come posso imparare dai miei errori? Oggi, che tutto scorre veloce e senza forma, recuperare il tempo è un modo, forse il solo, per capire chi siamo, da dove veniamo e dove andiamo.
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ottima riflessione, l’autore formidabile come anche deducibile da altri suoi interventi… concetto di tempo studiato, riflesso. lascia spunti.
complimenti