Il vero amore, ancor prima che per l’Altro, è per noi stessi. Senza un certo grado di amor proprio, non possiamo amare l’Altro, oppure lo amiamo di meno, male, in modo tossico. L’amore è direttamente proporzionale al dono amoroso che facciamo a noi stessi. E per amare noi stessi, dobbiamo imparare ad amare anche i nostri mostri, le nostre zone d’ombra, i nostri vizi. Se non siamo pronti ad accettare questi aspetti di noi, non potremmo neppure amare l’Altro, con tutti i suoi mostri, zone oscure, lati negativi. Amare l’Altro è come amare noi stessi. Tanto più riusciamo a farlo con noi stessi, tanto più sarà facile con l’Altro. L’Amore, infatti, è il fine e il mezzo di ogni cosa. È l’Alpha e l’Omega della nostra vita. È il significato dell’Esistenza e della Divinità, qualunque essa sia.
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