Riflessione sulla paura. (pt.1)

La paura non può essere circoscritta dall’intelletto, perché irrazionale. La paura trova la sua origine e la sua giustificazione nelle esperienze passate. Essa guarda al mondo con sospetto e proietta la sua ombra su di noi e chiude i nostri occhi. La paura regna sulla memoria perché è da lì che trae la sua forza. Solo la memoria di eventi passati può alimentare la paura nell’adesso. La paura è il cordone ombelicale che ci unisce al passato e non ci fa avanzare, ci mette ansia per il futuro e angoscia per il presente. La paura, però, è vittima di sé stessa perché non è reale e può essere spazzata via da un difficile percorso di consapevolezza e ricerca di Sé. La paura ci governa solo se le diamo ascolto, al contrario, possiamo abbracciarla e usarla come faro per evitare cadute e pericoli.

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