La filosofia del dolore (pt.3)

Un altro aspetto del rigetto del dolore è causato dalla società in cui viviamo, che ci spinge a essere indistruttibili, per soli fini capitalistici, per soddisfare un illusorio senso di potere e di controllo della nostra vita, alienandoci da noi stessi. Più deleghiamo il nostro potere alle macchine, per non faticare, sudare, soffrire, più ci allontaniamo dal senso del reale e dal nostro scopo nel mondo. La vita stessa richiede resistenza e sforzo, è la sua natura intrinseca. Se rifiutiamo il confronto, forse il dolore fisico scomparirà, ma quello intimo, emotivo, più personale ci condurrà alla follia o all’omologazione totale, senza più individualità. La sfida è capire chi vogliamo essere. Voler soffrire meno è comprensibile, ma non voler soffrire affatto ci disumanizzerà.

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