La nostra umanità si misura anche, e soprattutto, in quanto dolore riusciamo a tollerare. Non c’è alcun vanto nel soffrire, ma negare il dolore non ci rende migliori. Da un lato dobbiamo alleggerire la mente per poter godere appieno della nostra esistenza, dall’altro, però, non possiamo fingere che il dolore e la morte non esistano. Considerare questi due aspetti inevitabili della nostra vita come compagni di viaggio e non nemici da combattere, forse, ci aiuterebbe ad affrontarla con altri occhi. Uno proiettato dentro di noi, a capire chi siamo, e uno oltre noi, a capire che la nostra sofferenza è quella che prova il nostro prossimo, l’Altro. Tutti proviamo dolore, ma anche se questo è intimo e incomparabile, la condivisione è l’unico modo per accettarlo e integrarlo.
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